Al via il DiaDay, la campagna per lo screening del diabete che Federfarma lancia dal 14 al 20 novembre e che rappresenta il più esteso e massiccio tentativo mai condotto in Italia di scovare quella vasta percentuale di italiani che sono affetti dalla patologia ma non lo sanno. Un milione circa secondo i calcoli dell’Istat, ma si tratta soltanto di stime perché stiamo parlando di un “sommerso” che finora è rimasto nell’ombra.
Il farmacista, in misura forse maggiore nei piccoli centri, gode di ampia fiducia, quindi è più facile che la campagna raggiunga i target prefissati. In particolare si conta sulla credibilità del farmacista perché sia di riferimento alle persone che mostreranno indici di rischio elevati o scopriranno di essere diabetici.

Il questionario è molto semplice da somministrare e rispetta gli standard internazionali. Se il paziente mostra un indice di rischio elevato si procede al prelievo capillare. In caso i risultati consiglino una visita dal medico, sarà importante che il farmacista responsabilizzi la persona e la inviti a non prendere sotto gamba l’esito dello screening. Il diabete è una patologia strisciante che può generare complicanze severe, è fondamentale aiutare l’assistito a prenderne coscienza e affrontarla. Stesso discorso nel caso in cui emerga soltanto un consistente rischio di contrarre la patologia: occorre sensibilizzare la persona perché cambi abitudini, migliori il proprio stile di vita, tenga sott’occhio i suoi parametri.